Listen & view Gemitaiz & Madman - Diario Di Bordo lyrics & tabs

Track : Diario Di Bordo

Artist : Gemitaiz & Madman

Album : Kepler

Diario Di Bordo by Gemitaiz & Madman from album Kepler

Duration : 4 minutes & 3 seconds.

Listener : 156 peoples.

Played : 697 times and counting.

Ecco la luna (eccola), pure stasera chi dorme?
i fantasmi da sotto al letto, chi me li toglie?
perdo la vista a fissare l'orizzonte
fino a quando il sole mi sorge in fronte
Uno, due, tre, quattro
saltano lo steccato
(poi) trovano me impiccato
provo a dirlo tutto d'un fiato
quanto al sangue che mi hai succhiato
fino ad essere debole
quel dolore piacevole
senza seguire le regole, supereroi!
(Io) completamente colpevole
di adorarti, amavo anche il tuo osso del femore
Una vita incredibile come quella delle arpe
ci siamo spiegati, siamo spietati
quanti "Ti Amo" sprecati (eh!)
Il dramma lo pettino
di bicchiere già il settimo
E adesso sto (dove?) con la testa sul bancone
mando giù shots al lampone
il barman mi chiama: campione! (Campione!)
Ho il cuore che è una mela acerba
la merda se la cerca
sembra che l'avverta
mi vuole vedere con la vena aperta
Ogni notte l'insonnia è la prassi
tu mi dici: "Bisogna distrarsi"
pensi che con due dischi mi passi
ma è più facile a dirsi che a farsi
Assuefatto alla mia depressione, un po' come una droga
la pressione che porta a sbagliare un rigore anche se a porta vuota
A trent'anni saremo sconvolti, tutti quanti coi buchi nei crani
ho tre grammi di scorta nel trolley, spero che non mi fiutino i cani
ho già troppi problemi, non posso accollarmi anche quelli illegali
per quest'infami il peggiore dei mali, la carne per i vegani
Sono stanco per le troppe gocce
troppe torce finché il sole sorge
questa merda non va via, ho fatto troppe docce
è una malattia, mi auguro una morte dolce
so che il tempo non si ferma
col buonumore sto un po' in riserva
ma ogni mattina quando mi sento un po' di merda
tu mi salvi un attimo prima che tocchi terra
so che il problema non è la caduta, ma quando domani mi sveglierò a pezzi
ma la pressione quassù non mi aiuta, mi toglie anche l'aria, fra' perderò i sensi
il mio futuro che è ripido e tetro
io sempre in bilico, spirito inquieto
però non cedo
fino all'ora del congedo
il dubbio me lo concedo
la buona azione, poi maledizione
il mio karma che torna all'inizio
non sei la soluzione, ne l'assoluzione
ma il dramma che provoca il vizio
ho inseguito un fottuto momento una vita, ora non lo realizzo
il dolore che mi tiene sveglio è una fitta che non localizzo

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