Senza lei! Da solo non ce la farei.
Senza lei, niente mai. Mi ucciderei.
Occhi come stelle, sai?
Senza lei, niente poi.
Forse convieni con me che frasi come queste rasentano l’orrido.
Forse convieni con me che la banalità di un testo d’amore è solo paragonabile a quella di un testo politico
punto, punto, punto
Senza lei! Da solo non ce la farei.
Senza lei, niente mai. Mi ucciderei.
Occhi come stelle, sai?
Senza lei, niente poi.
Forse convieni con me che temi come il pranzo e il tempo siano più importanti.
Forse convieni con me che è più facile parlare d’amore.
E allora fatemi parlare, fatemi parlare perché ve lo voglio dire;
vi voglio raccontare la storia di un poeta che scrive di sentimenti usati, a
busati, alla stregua di filastrocche infantili imparate a memoria.
Che pena cristo!
Fatemi parlare,
fatemi parlare,
fatemi parlare
perché ve lo voglio dire;
l’amore è una cosa stupida e lo sanno tutti anche se aprono la bocca
e si ingozzano di banalità, continuamente.
Ma la realtà è che a noi non interessa l’amore.
Senza lei! Da solo non ce la farei.
Senza lei, niente mai. Mi ucciderei.
Occhi come stelle, sai?
Senza lei, niente, niente, niente, niente
niente più niente.