Oltre questo universo, ai confini della realtà,
prendo un caffè che sembra vero, seduto di fronte a me,
segni di cedimento, chiedo conferma al mio occhio destro,
mi dico: prova a sorridere, mi rispondo,
ma in una lingua che non conosco
Senza alcun movimento, chiedo con gli occhi l'immobilità,
niente s'arresta, guardo me stesso nevrotico.
Forse il nostro universo confina troppo con la realtà,
dico qualcosa di circostanza a me stesso,
ma in una lingua che non conosco...
Trovo il filo che ho perso, mi sparo addosso qualche verità,
reagisco bene, mi fingo calmo e impassibile.
Scambi di cortesie, offro un caffè al mio altro io,
mi sento stanco e confuso,
mi ringrazio malgrado tutto
c'è il sole